La differenza tra quello che eravamo e quello che siamo, è espressa tutta nella differenza tra questa partita e quella di cinque mesi fa con lo stesso avversario a San Siro. Già, lo spauracchio Bari, l’ammazzagrandi, è stato dominato dal 1′ al 90′. A Ventura non è restato altro che recriminare (con una bella dose di faccia tosta) per il fallo di Bonera sul tuffatore Barreto giustamente non punito con la massima punizione poiché il Brasiliano accentua notevolmente la caduta (esattamente come è accaduto per T.Silva-Menez in Milan-Roma e per T.Silva-Pandev nel derby): rigori così, almeno contro di noi, non sono mai stati concessi. Quello l’unico spunto di un Bari che ha subito l’avversario nei primi 45 minuti e che abbiamo affondato nella ripresa nel loro momento migliore. 0-2. Secco, meritato e senza appello. Sesta vittoria esterna, fuori casa siamo la miglior squadra del campionato.
Ma è stata anche la partita che ha evidenziato che c’è una spaccatura, netta: siamo rimasti soli. Da una parte Leonardo e i giocatori, dall’altra la società. La faccia, strana e inusuale, di Galliani in tribuna l’abbiamo vista tutti. E’ quasi sembrato che questa vittoria gli dispiacesse. E se Berlusconi non ce l’avesse avuta con Leonardo in settimana ma con lo Zio Fester?
Già Leonardo, è riuscito a ricreare un gruppo, un gruppo come il nostro che nessun’altra squadra di serie A pare avere. L’ha detto chiaramente Leonardo nel post-partita: sono giocatori che hanno vinto tutto, che potevano anche farsi da parte e che invece vogliono continuare a dare il massimo. Ma questa volta ci mette del suo. Azzecca tutte le scelte: in primis il portiere. Finalmente Abbiati: la faccia di Dida dopo che ha parato il rigore è semplicemente stupenda, peccato che sia stato messo in panchina con una gara di ritardo. Ora la classifica sorride: +7 sul quarto posto, va già bene così. Mercoledì c’è la possibilità di prendere tre punti che a questo punto diventano “bonus” a tutti gli effetti. Si potrebbe anche andare a -4 da quelli là, che ora tornano ad avere paura, anche perché i derby sono finiti. Ma non ci penso. Va già bene così.
Pagelle:
Abbiati: 7,5. Da sicurezza. Quella che ci è sempre mancata quando in porta c’era la saponetta. Clean Sheet, come, si direbbe in Inghilterra, ovvero ZERU gol subiti. E alla fine ci mette la perla con quella parata su Dida. Ma dove sei stato tutto questo tempo? Saracinesca.
Abate: 6+. Rivedibile in alcune occasioni, ma finalmente si vede quello che un terzino deve fare, inserimenti e saltare l’uomo. Da appoggio sulla fascia destra, può essere il terzino del futuro? Instancabile
Nesta: 6,5. Dopo il liscio contro il Manchester si riscatta rimanendo in campo 90 minuti e infondendo sicurezza alla difesa. Monolite
Thiago Silva: 7. Altra ottima partita del Brasiliano. Si parla tanto di acquisti non fatti dalla società. Mai di quelli buoni, e lui si è confermato uno di questi. Certezza.
Bonera: 5,5. Sebbene sia il uno dei suoi ruoli a me da terzino non convince. Rischia il rigore, prende una ammonizione stupida subito dopo e nel secondo tempo rischia il rosso per una leggerezza. Calmati, non siamo all’Inter. Rivedibile.
Jankulovski: 7. Strano, eppure sul secondo gol del Milan c’è il suo zampino. Si è inserito, avanzando più come laterale di centrocampo che come laterale di difesa. Eppure mi è piaciuto. Strano. Avatar?
Gattuso: 6. Polmoni e lotta a centrocampo. Quando Rino gioca così va tutto bene. Instancabile.
Pirlo: 5. A centrocampo tiene troppo spesso palla rallentando la manovra, rischia anche di perderla. Continua a battere calci piazzati alla cazzo di cane (si può dire? vabbè ormai l’ho scritto…). Da pensione.
Ambrosini: 7. Da capitano. Cuore e anima del centrocampo. Stagione stupenda fino a questo momento. Da contemporaneamente corsa e qualità. Sinceramente, tra lui e Candreva come si fa a portare il secondo in Sudafrica? Doberman
Pato: 6. Non mi è piaciuto. E nonostante tutto ha segnato e ha corso in difesa sacrificandosi per la squadra. Resta una ingenuità sul rigore e troppi dribbling tentati. Ma finchè continua a metterne 1 a partita ha ragione lui. Fenomeno
Borriello: 7. Altro gol da fenomeno. Solo un pazzo può pensare di fare un gol del genere colpendo la palla di prima. Lui ne ha fatti già tre. E’ la stagione del riscatto che conferma che può giocare ad alti livelli. Altro che Cassano. Lippi, per il Sudafrica facci un pensierino. A differenza di altri, lui, è italiano al 100%. Ariete
Ronaldinho: 9. Non segna ma come al solito ci mette il naso in entrambi i gol. Oggi però qualcosa in più. Come sempre, ad ogni partita, rispetto alla precedente. Torna in difesa a pressare, corre per 90 minuti, salta l’uomo con successo, non perde mai palla. La stampa di regime non può dirlo a chiare lettere: sì, il mago di Barcellona è tornato. Meraviglia
Gava: 8. Non era facile arbitrare con la pressione del pubblico e di quanto successo sabato sera. Eppure riesce a non sbagliare nulla. Quindi ora lo special one criticherà anche lui.
Leonardo: 9. Le partite dopo la Champions League non sono mai facili per la stanchezza. Inoltre c’era da vedere come la squadra avrebbe assorbito la mazzata psicologica della sconfitta di martedì. Direi che è andata bene. Molto del merito è suo. Continuo a dire che a noi più che un allenatore serve uno psicologo. Forse ha iniziato a farlo, visto che si sono visti finalmente 90 minuti di corsa. Ammiraglio