Tecnica vs Carattere

Derby numero 273, 205esimo in gare ufficiali. 106 a 94 i precedenti ma forse mai nella storia recente c’è stato un derby così importante, esclusi ovviamente queli di Champions League. E’ inutile nasconderci. Arriviamo a questa partita da favoriti, stravavoriti, per forma, condizione, e undici titolare.
Di contro i piangina, i raccomandati dagli arbitri, i macellai, chiamateli come volete. E’ evidente una cosa. non sono più i più forti, non sono più così più forti degli altri. Si vede dal nervosismo, non riescono più a convincere il mondo della loro presunta superiorità, gli è rimasto solo il derby d’andata, che per ora è l’unica differenza tra le due squadre e senza il quale sarebbero potenzialmente pari.
E allora eccoli, domani sera, nella ennesima partita di taekwondoo della stagione. Mourinho non perde in casa in campionato da oltre 8 anni, da quando era ancora sulla panchina del Porto, anche se settimana scorsa ci è andato molto vicino. Ma dopo aver violato il tabù di Madrid e massacrato la Juventus a Torino la cosa diventa irrilevante, quasi favorevole a noi.
Dei piangina temo solo due cose, la fortuna sfacciata e l’arbitro a favore, che gli hanno permesso di vincere gli ultimi due derby casalinghi prima con la papera di Dida, poi con Adrimano e i due rigori negati.
Ma veniamo a noi. Pesa ancora l’assenza di Pato, anche se senza di lui si sono fatti 12 gol in 3 partite. Inutile dirlo, a fare il bello e il cattivo tempo sarà ancora una volta Ronaldinho. Temo che sarà preso a calci dal primo minuto dai wrestler Lucio e Samuel, gli unici in grado di picchiare ripetutamente senza rimediare 2 ammonizioni durante la partita. In difesa penso giocherà Nesta. Nel caso sapere che comunque sarà Favalli e non Kaladze a scendere in campo mi consola.
Loro pensano che siamo ancora quelli dell’andata. Lasciamoglielo credere. E vediamo se finiranno a difendere lo 0-0 come contro il Barça. E’ il momento dei gladiatori. E’ il momento di ripulire il calcio italiano dalla banda degli onesti, degli ipocriti, dei falsi moralisti, dei piangina, dei macellai, dei rosiconi, dei senza stile. E’ il momento di fare in modo che nel calcio italiano venga assegnato il primo VERO scudetto post farsopoli. E’ il momento di setirli rosicare ad oltranza appellandosi agli infortuni, ai calendari, al potere mediatico del Milan, a Galliani, alle fasi lunari, alla temperatura del campo, al fatto che a colazione erano in 13 a tavola e che un gatto nero ha attraversato la strada al loro pullman (tanto ci pensa Figo a inverstirlo).
E’ il momento di vincere. Largo. A meno che Rocchi….
Derby e scudetto 18: IO CI CREDO.
FORZA LOTTA VINCERAI
NON TI LASCEREMO
MAI

Banda degli onesti: 12 Julio Cesar; 13 Maicon, 6 Lucio, 25 Samuel, 39 Santon; 4 Zanetti, 19 Cambiasso, 11 Muntari; 10 Sneijder; 27 Pandev, 22 Milito. Allenatore: Lo Special Pirla.

Milan (4-3-3): 1 Dida; 20 Abate, 33 Thiago Silva, 13 Nesta, 77 Antonini; 8 Gattuso, 21 Pirlo, 23 Ambrosini; 32 Beckham, 80 Ronaldinho; 22 Borriello. Allenatore: Leonardo.

Derby -1: Tutto intorno alla Partita

In questo post alcune notizie recenti riguardanti la partita:

BIGLIETTI: Da tempo esauriti nei circuiti ufficiali, ma su molti siti (si vada su milano.bakeca.it per constatare) ci sono offerte di biglietti per ogni ordine di posto. Comunque, è meglio non fidarsi: il pericolo bagarini è sempre in agguato. Meglio “accettare la realtà” e “rassegnarsi” a guardare la partita in televisione. Se si vuole proprio vivere il clima da partita allo stadio, cenate con un panino, fatelo seguire da un bel bicchierino di Borghetti e accompagnate la partita con qualche Peroni fresca e una sigaretta se fumate. O almeno è così per noi baresi, non so per voi.

GIOCATORI: Passata la febbre a Sneijder, l’Inter non è che abbia tutti quei problemi. Dovrebbero mancare alla fine solo Eto’o e Stankovic. Discorso diverso per il Milan, con Nesta che oramai sembra sempre più vicino all’assenza. Fa niente. O meglio DEVE FAR NIENTE. Una buona squadra senza un grande giocatore DEVE restare una buona squadra. Abbiamo perso Kakà e siamo diventati migliori. Il cardinale Mazzarino può fare bene, ma non gli si dà fiducia. Nesta recupererà per dopo il derby, alla sua età troppo sforzo potrebbe anche essere deleterio.

ROSICATE: Andiamo ad analizzare questa rosicata da una persona che Diavolino ben conosce.
Se il Milan vuole dimostrare di essere sui livelli dell’Inter, è il momento di farlo, dopo tante fesserie uscite dalla bocca di Galliani. In questo momento Galliani è non muto, di più.
e dopo aver fatto spostare apposta (indovinate come) la partita di coppa Italia prevista questa settimana. E loro che hanno spostato persino a dicembre la loro partita degli ottavi?
D’altronde, sono loro che comandano, il Milan può fare questo e altro. Guarda, Guido Rossi e soci sono milanistissimi.
Ora analizziamo queste due frasi, una dopo l’altra.
a) Anche per questo motivo, se il Milan dovesse accontentarsi del pareggio o subire una sconfitta, sarebbe un segnale (l’ennesimo) della superiorità nerazzurra, che c’era a inizio stagione e c’è, seppur in minor quantità, anche adesso. Già qua si ci può chiedere perchè, se le due squadre pareggiassero, avendo entrambe assenti, l’Inter sarebbe comunque superiore. Ma ora la parte
b) In caso contrario, il Milan dimostrerebbe che, effettivamente, sta vivendo il miglior momento della stagione, ma non dovrebbe montarsi la testa: troppo decimata la nostra rosa, il che pur potendo sembrare una scusa, è in realtà un dato di fatto. Qua sembra che ci siano due pesi e due misure, anche analizzando altre loro rosicate precedenti in cui affermavano che, se un milanista avesse lamentato (a ragione) di avere decimata la rosa, sarebbe stata solo una scusa.

UNA CHICCA, DA COLPO GROSSO AL DERBY: Riporta l’ANSA: Il derby Dinamo-Tirana FC di domenica alle 18 si gioca lunedi’: si teme lo stadio sia vuoto.La decisione e’ stata presa dai club e dalla federcalcio albanese. In Albania la serie A e’il campionato piu’seguito con le Premier inglese e spagnola: le gare sono trasmesse in diretta. Questo per dire come Inter e Milan siano ancora dei baluardi del Calcio. E in questi mercati emergenti, la serie A può trovare il suo futuro. Possiamo tornare grandi. Noi e l’Italia.

Il punto sul mercato – 3° Puntata: Adieu Mathieu?

Penultimo appuntamento con la rubrica sul mercato, con l’intento di staccare per qualche ora dal pensiero fisso del derby, del recupero di Nesta, dello Specialone e quant’altro. Anche oggi tanti nomi, possibili arrivi e possibili partenze che avverranno nella prossima settimana o nel trimestre estivo.

AFFARI FATTI
Nessuno! Nè in entrata (si sapeva) nè in uscita. Ma d’altronde c’era altro a cui pensare questa settimana.

CHI PARTE
Sono due i nomi caldi. In primis Mathieu Flamini, poco impiegato da Leonardo. Il francese piace all’estero, al City di Mancini in particolare ma anche a Barcellona e Manchester United. La separazione dovrebbe avvenire a giugno, ma non si escludono colpi di scena nei prossimi giorni. Valigie pronte anche per Klaas-Jan Huntelaar, il suo procuratore ha parlato della sua voglia di giocare di più. Anche in questo caso si parla di giugno. Destinazioni? Si fanno tanti nomi, Ambrugo, Manchester, Arsenal, Tottenham. Molto dipenderà da come il Milan deciderà di venderlo, cioè se in cambio di soldi o come contropartita. Ad oggi scommetterei su un futuro inglese. Galliani vuole piazzare anche Abbiati e Jankulovski per guadagnare un piccolissimo tesoretto. Si attendono offerte concrete, aspetta e spera…

CHI ARRIVA
Edin Dzeko. E’ lui il nome grosso del prossimo mercato. 40 milioni la clausola rescissoria, ma l’affare è destinato a concludersi per molto meno. L’ultima offerta si aggira sui 15 milioni più i cartellini di Huntelaar e Kakha Kaladze, alla lunga il Wolsfburg dovrebbe cedere. Altri arrivi sono legati ai nomi dei partenti. Al posto di Flamini arriverebbe Ederson del Lione, ventiquattrenne centrocampista brasiliano che già piaceva in estate.
Se Huntelaar partirà subito il sostituto sarà Nenè del Cagliari, o meglio, riserva del Cagliari (a questo punto, meglio Matri…). Altri nomi sono quelli di Julio Baptista e Jovanovic, vicino al Liverpool però. Da Liverpool potrebbe arrivare Ryan Babel, esterno offensivo olandese, dotato di gran velocità. Sempre riguardo agli esterni offensivi Giuseppe Rossi sta trovando difficoltà col Villarreal e vorrebbe tornare in Italia. Il prezzo dipende da come giocherà il Mondiale, comprarlo prima sarebbe un buon affare.
Veniamo ai terzini: Rafinha è diretto all’Atletico Madrid, si punta su Clichy dell’Arsenal (costoso) e Andreas Beck, classe 1987, terzino destro, descritto come uno dei talenti emergenti del calcio tedesco. Anche in questo caso meglio muoversi prima del Mondiale.

Un’ultima notizia sul mercato degli allenatori: Hiddink prenderà il posto di Rafa Benitez a Liverpool, lo spagnolo potrebbe sostituire Ciro a Torino dall’anno prossimo. Se Lippi sarà d’accordo.

Derby -2

E’ inutile girarci intorno, quando la nostra mente va sul derby di domenica sera una sola domanda assilla noi milanisti: Nesta sì o Nesta no?
E’ brutto ridurre uno sport di squadra come il calcio a un solo giocatore, ma mai come in questo caso la sua presenza influenzerà la sfida di domenica. Io credo che se Sandrone giocherà la partita sarà equlibrata. Potremo vincere o perdere, ma vedremo una gara combattuta. Se invece il difensore sarà assente, resta solo da pregare per tutti i 90 minuti e sperare in una miracolosa prestazione da antologia di Favali (favorito su Kaladze).
Io sono pessimista, spero di sbagliarmi.
La formazione comunque sarà questa: Dida, Abate, Nesta (Favalli), ThiagoSilva, Antonini, Gattuso, Pirlo, Ambrosini, Beckham, Ronaldinho, Borriello.
In panchina ci saranno Seedorf e Flamini, pronti a entrare a partita in corso. In attacco SuperPippo potrebbe essere (speriamo di no) la mossa della disperazione.

Nota su Huntelaar: a tre giorni dal derby (dico tre) esce fuori il procuratore affermando che il suo assistito vuole andarsene per giocare di più. Darlo in prestito e trovare un sostituto di buon livello a costo zero secondo me è praticamente impossibile. E comunque in questi giorni abbiamo tutti altro a cui pensare…

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Derby -3: I have a dream…

Giovedì, mancano solamente tre giorni. Non sarà la sfida più importante della stagione, ma il Derby di Milano, l’unico in Italia che si possa fregiare della D maiuscola (non me ne vogliano i tifosi di Lazio, Roma, Genoa, Sampdoria, Juventus, Torino, Chievo o Hellas), ha sempre il suo fascino. Sarà quell’atmosfera che circonda lo stadio più bello d’Italia (confesso, anch’io, nonostante il San Nicola sia niente male, lo invidio) , saranno le belle coreografie con i cui colpi, e non con quelli delle spranghe, le due tifoserie si sbrigano ogni volta, sarà l’immensità dei valori in campo, ma non c’è niente come il Derby. Nemmeno la finale di Champions. È la capitale del calcio, e questo giorno ne è un’apoteosi. Ma, a tre giorni dalla Partita, accantoniamo per un po’le polemiche ed abbandoniamoci al sogno.

Da milanista, dico che, purtroppo, non si sono mai sfidate nella storia un’Inter ed un Millan nei loro migliori momenti, ma i valori in campo sono sempre stati, almeno un poco, squilibrati. Ma se si immaginasse un Iper-Derby, con le squadre migliori? Una sfida capace di catalizzare l’attenzione da Los Angeles a Pechino, di far tremare l’Europa intera? Sarebbe troppo semplice e sbrigativo pensare solamente ad un match tra la Grande Inter degli anni ‘ 60 e il Milan degli olandesi (il cui risultato, peraltro, sarebbe scontato a nostro favore), ma si devono elaborare le formazioni.

L’Inter gioca con un 4-4-2

Julio Cesar probabilmente più forte di Zenga

Javier Zanetti gli riconosco il titolo di esempio di correttezza nel calcio moderno

Tarcisio Burgnich prototipo del “difensore-lavoratore”

Giacinto Facchetti un esempio. Il capitano anche in questa squadra ideale.

Giuseppe Bergomi uno dei giocatori non milanisti che preferivo quando ero piccolo

Giuseppe Baresi anche lui ha fatto la storia dell’inter: qua scontro fratricida

Gabriele Oriali prima mediano celebrato dal Ligabue, poi dirigente con un orribile compito: cercare di contenere un po’il “non-pirla”

Mario Corso il tiratore di questa squadra ideale

Luis Suarez centrocampista offensivo incaricato di supportare il duo d’attacco

Alessandro Altobelli lo “Spillo” che tanto ha dato alla nostra Nazionale.

Sandro Mazzola schierato un po’dietro ad Altobelli, il secondo in gerarchia dietro a Facchetti.

Il Milan gioca con un 4-3-3

Sebastiano Rossi il portiere dei record, il migliore mai avuto, un portiere unico

Cafu il Pendolino, una velocità unica in grado di impensierire qualunque giocatore

Cesare Maldini al centro della difesa il capitano della prima Coppa

Franco Baresi ha anche lui un posto di diritto in questa squadra, nella partita contro la squadra del fratello.

Paolo Maldini terzino sinistro, proverebbe l’emozione di giocare insieme al padre

Carlo Ancelotti mediano di contenimento nel mio personale modello di 4-3-3

Gianni Rivera capitano della squadra, è una via di mezzo come compiti tra Ancelotti e Rijkaard

Frank Rijkaard il più offensivo dei tre centrocampisti, andrà spesso a sostenere la manovra offensiva

Marco Van Basten il Cigno, il miglior giocatore nella storia del calcio. Non ci sono parole per descriverlo.

George Weah un uomo capace di tutto nell’area avversaria

Gunnar Nordahl il Centravanti per antonomasia. Non si escluderlo.

Note:

1. Ho escluso giocatori che hanno militato in entrambe le squadre: dunque, mi dispiace per gli interisti ma niente Meazza.

2. Da notare che nella squadra dell’Inter ci sono due giocatori ancora in attività

3. Nella squadra del Milan, invece, ci sono due giocatori che hanno intrapreso l’attività politica.

Come sarebbe andata a finire questa partita?

Quali sarebbero state le vostre formazioni?

Iniziamo a sognare, sperando di svegliarci bene domenica sera.

Dov’è finita la primavera?

MILANO – “F.C. Internazionale, per rispondere alle esigenze della RAI Radiotelevisione Italiana, che ha molto investito sulla partita di Tim Cup Inter-Juventus programmata per giovedì 28 gennaio 2010, come a suo tempo stabilito, è disposta a mantenere la partita nella data già prefissata e inclusa nei palinsesti RAI, consapevole della differente importanza mediatica rispetto a Milan-Udinese.

Ci auguriamo che la Lega Nazionale Professionisti trovi adeguata soluzione per la partita Milan-Udinese, affinchè il terreno dello stadio “Giuseppe Meazza” sia in condizioni ottimali per lo svolgimento di Inter-Juventus, come sarebbe stato possibile se tutto il calendario prefissato fosse stato mantenuto.

Richiediamo fermamente che, nella prossima Assemblea della Lega Nazionale Professionisti, vi sia una riflessione comune a tutti i club al fine di avere in futuro regole certe sui calendari delle competizioni e sulle date di eventuali recuperi”.

Ernesto Paolillo, amministratore delegato e direttore generale F.C. Internazionale Milano spa

E’ incredibile. Sembra quasi che facciano un piacere a qualcuno a giocare quando devono giocare. E se non parlano del Milan nei loro comunicati stanno male….

Vedere questa piccola arrogante società senza stile vincere scudetti è quanto di più immondo il calcio italiano possa offrire.

A un mese dalla partita della stagione

16 Febbraio, San Siro. Milan – Manchester United. Ci si gioca la stagione e la possibilità di entrare fra le prime 8 di Europa. E’ la partita più importante della stagione. Sì, la più importante. Non è quella di domenica, il derby come sappiamo è la Finale di Champions solo per una parte di Milano, l’altra la stagione se la gioca in Europa. Se pensare di eliminare lo United a inizio stagione era utopia, dopo il sorteggio un dubbio ora sta diventando un obbligo. A Febbraio questa piacevole distrazione del campionato si farà da parte e torneremo all’obiettivo Champions. Il nostro palcoscenico.

In questo mese le due squadre stanno vivendo momenti diversi. Dal momento del sorteggio il Milan ha perso solo col Palermo, lo United invece oltre ad aver vinto solamente 2 delle 4 gare di campionato disputate (una persa malamente in casa del Fulham) e si è fatto buttare fuori dalla FA Cup in casa del Leeds. Se hanno espugnato loro Old Trafford, noi non siamo da meno.

Sono senza Vidic e Ferdinand, loro. Noi senza Pato e Seedorf. Ma dovrebbero recuperare tutti e quattro.

Peraltro è di ieri la notizia che la proprietà ha chiesto i soldi ai giocatori. E’ ufficiale: in Europa c’è un’altra Inter, forse anche di più essendo il debito di ben 500 milioni di sterline. E allora facciamogli fare una fine da Inter, quelli che hanno l’abbonamento di uscita agli ottavi.

La cosa certa è che mano a mano che si avvicina questa partita ci si crede sempre di più. Non solo per entrare nelle prime 8 d’Europa, magari qualcosa in più.

Giochiamo tanto peggio del Barça? La risposta la sapremo a Maggio. Per ora godiamoci questo altro mese di attesa… e vediamo se i valori in gioco saranno ancora quelli di oggi. Con un Dinho così sognare è lecito.

Derby -5, cattivi pensieri

Alla notizia del forfait di Nesta nel derby è serpeggiato il panico. Nemmeno ci avessero detto che ad arbitrare sarà lo Specialone in persona (che peraltro ogni tanto ci prova a sostituirsi all’arbitro).

Perchè tanto rumore? Perchè Nesta oggi, è uno dei tre difensori più forti al mondo. Ma non solo: anche perchè i sostituti si chiamano Favalli, Kaladze e Bonera. Anzi, direi soprattutto per questa ragione. Uno vecchio, uno scarso, l’altro rotto. C’è solo l’imbarazzo della scelta.

Come fai a fidarti? Impossibile. Se mancasse Sandrone andrebbero a farsi benedire gran parte dei nostri sogni, a meno di miracoli. E questo perchè non abbiamo un degno sostituto di un giocatore grande, ma non industruttibile. Questo perchè noi quest’estate abbiamo comprato, anzi preso a parametro zero (ci mancava solo di pagarlo!) cow-boy Onyewu. Che, manco a dirlo, è già in infermeria da mesi.

A tirare la corda prima o poi si spezza, la campagna acquisti (quale?) di quest’estate alla lunga finirà per costarci cara, questa è una mia sensazione che mi porto dietro da mesi.

Ah, pure Pato è fuori, fortuna che a gennaio ci abbiamo messo una pezza con Beckham…

Tentare non nuoce

Si sta avvicinando la partita più importante di questo campionato. Il mio pensiero al riguardo lo sapete: non credo che il Milan possa lottare fino alla fine per lo scudetto, ritengo sia meglio continuare a guardarsi dietro e sperare di guadagnare sempre più punti nei confronti delle nostre dirette inseguitrici.

Rimane però un fatto incontrovertibile: il Milan domenica sera avrà l’occasione di avvicinrasi all’Inter come mai ci saremmo potuti immaginare, e visto che ormai ci siamo tanto vale giocarcelo alla morte questo derby. Arriviamo in condizioni strepitose, sopratutto dal punto di vista mentale, ma continuiamo a rischiare di perdere pezzi.

Oddo, Adiyah e l’americano sono gli unici sicuramente indisponibili. Notizie ufficiali non ce ne sono, ma la mia personale impressione è che Pato, Seedorf, Zambrotta e Flamini sono più no che sì. Antonini e Nesta invece ce la potrebbero fare.

Ma non diamo nulla per scontato e divertiamoci a costruire le nostre personali formazioni per il derby in base alle varie combinazioni che si potrebbero creare:

1)Pato, Seedorf, Zambrotta, Flamini, Antonini e Nesta tutti disponibili (magari).

4-2-1-3: Dida Zambrotta Nesta T.Silva Antonini Flamini Ambrosini Beckham Pato Borriello Ronaldhino.

2)Pato out. Seedorf, Zambrotta, Flamini, Antonini e Nesta disponibili.

4-3-3: Dida Abate Nesta T.Silva Antonini Flamini Pirlo Ambrosini Beckham Ronaldhino Borriello

3)Pato e Seedorf out. Zambrotta, Flamini, Antonini e Nesta disponibili.

4-3-3: Dida Abate Nesta T.Silva Antonini Flamini Pirlo Ambrosini Beckham Ronaldhino Borriello

4)Pato, Seedorf e Zambrotta out. Flamini, Antonini e Nesta disponibili.

4-3-3: Dida Abate Nesta T.Silva Antonini Flamini Pirlo Ambrosini Beckham Ronaldhino Borriello

5)Pato, Seedorf, Zambrotta e Flamini out. Antonini e Nesta disponibili

4-3-3: Dida Abate Nesta T.Silva Antonini Gattuso Pirlo Ambrosini Beckham Ronaldhino Borriello

6)Pato, Seedorf, Zambrotta, Flamini e Antonini out (tocchiamoci le palle). Nesta disponibile.

4-3-3: Dida Abate Nesta T.Silva Favalli Gattuso Pirlo Ambrosini Beckham Ronaldhino Borriello

7)Pato, Seedorf, Zambrotta, Flamini, Antonini e Nesta tutti out (ri-tocchiamoci le palle).

4-4-2: Dida Abate Bonera T.Silva Favalli Beckham Pirlo Ambrosini Jankulowsky Ronaldhino Borriello

Ci sono tante altre combinazioni che si potrebbero fare, ho messo solo quelle più probabili e quelle più estreme.

L’idea di affrontare il derby con le ultime due formazioni che ho scritto mi terrorizza. Spero che almeno Nesta e Antonini siano disponibili per domenica, altrimenti sarà durissima…

Una settimana da…derby

Prepariamoci, la settimana che vivremo sarà la più tesa del campionato. Sono anni che un derby non vale tanto: a causa della scarsezza dei cugini prima, per le nostre traversìe poi, fatto sta che il derby negli ultimi tempi non ha mai avuto particolari significati di classifica. Lo si giocava per l’orgoglio, per gioire per una notte e poco altro.

Domenica la posta in gioco sarà massima, l’imperativo è vincere (cit. musicale). E’ vero, è ancora gennaio e nei prossimi mesi può cambiare tutto, ma domenica sera si saprà molto sul futuro del campionato. In particolare se non dovessimo vincere i nostri sogni di gloria si ridurrebbero di molto.

Ma torniamo alla settimana che ci aspetta. A fare la partita saranno loro, statene certi, la butteranno sul piano delle rissa verbale, la disciplina preferita da Mourinho. Ogni occasione sarà buona per gli attacchi dello Specialone, dal calendario al terreno di San Siro passando per gli onnipresenti arbitri. Non mancherà nemmeno la fastidiosa voce di Paolillo ad infuocare gli animi. E noi? Galliani sembra chiamarsi fuori dalla battaglia, ma non è detto che non si faccia tirare in mezzo. Rimane Leonardo, che da gran signore eviterà qualsivoglia tipo di polemica. Tutto sommato è un peccato, perchè sono convinto che sia l’unico allenatore in Italia in grado di dare del filo da torcere al Mou sul piano dialettico. A modo suo ovviamente, senza cadere nel volgare. Le sue conferenze stampa fanno poco rumore eppure per chi le segue c’è sempre qualche frase che colpisce. Si è paragonato a Gandhi nella gestione della squadra, mica come Ciro-Rocky…

Ma penso proprio che se ne terrà fuori, non mi aspetto che nessuno dei nostri butti benzina su un fuoco già acceso.

Penseremo a noi, a recuperare gli infortunati (preghiamo per Nesta!), ad affrontare il derby al meglio per cogliere una vendetta attesa da cinque mesi e sognare un aggancio sognato da cinque anni.

A loro le parole, a noi i fatti. Anche se tutto sommato il derby è il derby, le polemiche è anche giusto che ci siano, aggiungono quel pizzico di pepe ad una notte speciale. Quelli nervosi sono loro, a guardare le ultime uscite se ne capisce il motivo, non mi dispiacerebbe farli arrivare a domenica sera con i nervi ben tesi…e magari farglieli saltare sul campo. Mi mancano le loro crisi di nervi.

Ma ancora di più mi manca lottare per un traguardo importante. Si dia inizio al derby!

Meravigliosi

E non c’è storia nemmeno oggi,  a distanza di una settimana umiliamo un’altra squadra di pipponi bianconeri. E dato che alla mezzora la pratica era già chiusa, potevamo farci dare anche gli ultimi bianconeri restanti, quelli dell’Udinese. Ci giocavamo i quarti di Coppa Italia e finivano lì le polemiche.

Ma a parte gli scherzi, rispondendo alla domanda del post precedente io dico che sì, è un altro film. E che film signori, ci bastano 28′ minuti per portarci a -6 dai cugini. In attesa del derby, in attesa della Fiorentina. E sono 28′ minuti giocati bene, ma senza spendere troppo; direi che siamo stati cinici, freddi a colpire appena possibile. Quella che stiamo vedendo nel 2010 è la versione 3.0 del Milan leonardiano.

La prima era quella brutta, la seconda quella bella che andava a 100 all’ora, la terza è un po’ meno bella, ma occhio…occhio perchè siamo arrivati ad un’evoluzione importante, non abbiamo più bisogno di dare il massimo, di essere sempre al 100%, ce la caviamo (riduttivo) anche a ritmi più bassi. Il che può portarci lontano.

Bravi, tutti. In tre però hanno spiccato quest’oggi. Borriello è stato strepitoso, l’ha decisa lui la partita con il rigore (e annessa espulsione) procurato e con la magia in occasione del raddoppio. Siamo già al terzo gol da mani nei capelli, non è un caso. Questo è un signor attaccante, l’unico veramente insostituibile della rosa.

Parliamo di Antonini? Era dai tempi di Cafù che non vedevo una partita così bella da parte di un terzino, oggi non ha sbagliato nulla. Ma non solo, ha mostrato una personalità fantastica, ha rischiato più volte l’uno contro uno in fase offensiva vincendolo spesso. E mentre su Borriello faccio quello che l’aveva detto, su Luca devo rimangiarmi qualche giudizio negativo.

Ma oggi è il giorno di Ronaldinho, cinque gol in una settimana, prima tripletta rossonera e direi anche che il terzo è stato il primo gol “da Ronaldinho” in Italia. Una perla, un capolavoro. Dire che “non è più quello di Barcellona” è diventato un luogo più comune di quello delle mezze stagioni, cosa deve fare di più? Siamo sicuri che non sia più forte e incisivo del Kakà degli ultimi due anni?

E ora testa al derby, pensare di vincerlo è un dovere, visto come stiamo non possiamo fare a meno di credere e puntare ai tre punti. E magari anche a restituirgli un po’ di pere dell’andata. Tutte? Perchè no!

E’ un altro film?

Ci ricordiamo tutti come andò l’anno scorso la giornata prima del derby. Inter impegnata in Puglia, a Lecce e Milan in casa con la Reggina, ultima in classifica. L’Inter a sorpresa allungò, vincendo poi il derby (con la Mano di Rosetti che però a quanto pare da ieri sera non è più gradito). L’Inter ieri sera è stata praticamente inesistente nel primo tempo, mi chiedo perché tutti sottolineano il gran carattere dell’Inter nella seconda metà della partita ma nessuno sottolinea mai la mancanza di carattere iniziale. Rosetti ha finalmente il carattere di fischiare due rigori contro l’Inter, ci sono entrambi. Allo Special One rimane poco, hanno paura. Lo si evince anche dal replay della sclerata di Paolillo nel pre-partita, che vuole il Milan al Brianteo di Monza o all’Arena quando fino a prova contraria San Siro è il nostro stadio e la seconda squadra di Milano sono loro. Se poi vogliono fare “Il pallone è mio lo porto via io e non gioco più” facciano pure. Una competizione senza l’Inter è senz’altro una competizione migliore. Vediamo cosa succederà questa settimana, il nervosismo di chi ha la coscienza sporca per ora è evidente.

Ma veniamo a noi. Cerchiamo di non buttare via quanto abbiamo fatto ieri sera e di portarci potenzialmente alla pari dell’Inter.

Oggi è la prova del 9 soprattutto per Leonardo, che deve dimostrare di saper continuare a mettere in campo un modulo vincente senza i due giocatori per noi fondamentali fino ad ora: Pato e soprattutto Borriello. In attacco dovrebbe giocare titolare Pippo Inzaghi, anche se Huntelaar subentrerà sicuramente nella ripresa o forse partirà addirittura titolare. Si rivede Flamini a centrocampo complice la squalifica di Ambrosini, col Novara non mi è piaciuto, anche se alla fine ha deciso lui. La Chiave della partita oggi sarà Ronaldinho. Se comincerà a tirare in porta non ci dovrebbero essere problemi. E potrà diventare -6, con una partita in meno. E quelli là che cominceranno a parlare di complotto per tutta la settimana. Se vogliamo vedere questo film, qualcuno oggi deve timbrare il biglietto.

MILAN: 1 Dida, 20 Abate, 13 Nesta, 33 Thiago Silva, 77 Antonini, 8 Gattuso, 16 Flamini, 21 Pirlo, 32 Beckham, 9 Inzaghi, 80 Ronaldinho. A disposizione: 12 Abbiati, 19 Favalli, 18 Jankulovski, 4 Kaladze, 25 Bonera, 49 Di Gennaro, 11 Huntelaar. Allenatore (oggi più che mai) Leonardo.

SIENA: 85 Curci, 87 Rosi, 6 Terzi, 15 Brandao, 3 Del Grosso, 8 Vergassola, 10 Codrea, 12 Ekdal, 24 Jajalo, 11 Calaiò, 32 Maccarone. A disposizione: 31 Pegolo, 77 Ficagna, 21 Rossi, 19 Garofalo, 14 Filipe, 17 Fini, 23 Jarolim. Allenatore Malesani.

“Non è giusto, il Milan gioca alle 18.00 e noi alle 20.30”

È inaccettabile che venga modificato e organizzato un calendario facendo giocare, a 24 ore di distanza, sullo stesso terreno, due gare e la seconda è una sfida di prestigio come Inter-Juventus . Tutto ciò è assurdo, ridicolizza la coppa nazionale e la serietà della Lega Nazionale Professionisti. L’Inter chiede ufficialmente di giocare Inter-Juventus mercoledì 27 gennaio, altrimenti che si cerchi un’altra data per Fiorentina-Milan, per altro una gara che non è stata recuperata nell’immediato e della quale era già stata programmata una data certa

Siamo quasi tornati alle due ore e mezza a favore del Milan prima dell’Euroderby di ciuffettiana memoria. Paolillo ci è rimasto male e non poco. Era tutto perfetto. Si erano fatti anticipare, loro (a quanto pare ne hanno l’esclusiva), la partita col Livorno a fine dicembre per cercare di ottenere un piccolo vantaggio in questo mese di Gennaio. Vantaggio che Beretta gli ha levato ingiustamente (ma come si è permesso? Tutti questi dirigenti che ce l’hanno con l’Inter…) ponendo le due contendenti allo scudetto sullo stesso piano prima e dopo il derby.

Evidentemente non si sentono più tanto superiori, hanno paura, nonostante il 4-0 dell’andata. Ovviamente le dichiarazioni di Paolillo vanno lette nella maniera reale ovvero “non è giusto, dovevate far giocare il Milan il 20 con l’Udinese e il 27 con la Fiorentina come da calendario della lega calcio in modo da penalizzare loro e avvantaggiare noi nella corsa scudetto“. Già, peccato che quel calendario la Lega lo abbia fatto senza nemmeno sapere quali altre squadre prendessero parte ai quarti con la sola Inter già qualificata da Dicembre. E’ vero, c’è una regola UEFA che vieta di giocare consecutivamente due partite sullo stesso campo, ma si limita alle sole gare Europee. Tanto è vero che a San Siro si giocarono regolarmente il 4 Dicembre 2007 Milan – Celtic 1-0 di Champions League e il giorno dopo Inter – Lazio 3-0, recupero di campionato, sul quale né Moratti né Paolillo dissero nulla sulle condizioni del campo.

L’antefatto: c’è un preciso motivo per questo spostamento e non è riconducibile al Milan: Inter – Juventus che comunque era già prevista per il 28 dovendo andare su Rai Uno, che mercoledì 27 è occupata dalla celebrazione della giornata della Memoria. Il 27 era una data ufficilamente libera. Il Milan ha semplicemente chiesto e ottenuto lo spostamento della partita, dopo un accordo tra le due società. Ed è stata posticipata Fiorentina – Milan poichè la settimana dopo ci sono da giocare comunque le semifinali della Coppa Nazionale.

E’ tutto ciò possibile da regolamento? Si. Non si sta violando alcuna regola, nè della Lega Calcio, né Fifa, né UEFA.

E se fosse successo l’esatto contrario? Ovvero che all’Inter nelle nostre condizioni fosse stato rifiutato lo spostamento siamo sicuri che Paolillo sarebbe stato zitto e non avrebbe gridato allo scandalo?

Una cosa è certa. Il nostro stile inglese e la nostra superiorità su queste vicende non l’avranno mai. Galliani non parla mai di Inter quando interpellato. Loro cercano di tirare fuori l’argomento Milan in tutti i modi. Paolillo si lamenta del campo? Chieda di giocare Inter – Juve il 20 o il 21 a questo punto…

La risposta dal sito del Milan è semplicemente meravigliosa: “Se volete, cari piangina, sorteggiamo”.

In fondo 4 anni fa vi potevamo anche aspettare al casello di Melegnano no?

Update

Regolamento Lega Calcio, art. 37 comma 2.

Non è ammesso reclamo sulla formazione dei calendari, nonché sulla data o sull?ora d?inizio delle gare. Le gare fissate in orario diurno devono comunque essere portate a termine, con le luci artificiali, qualora sopraggiungessero condizioni di insufficiente luminosità naturale. È, peraltro, in facoltà del Presidente della Lega disporre, sia d?ufficio sia a seguito di richiesta di una o di entrambe le società interessate, la variazione di data, dell?ora dell’inizio e del campo delle singole gare.

Il punto sul mercato – 2° Puntata. La questione portieri e altro ancora

Seconda puntata del nostro viaggio all’interno del mercato rossonero, con un occhio al mercato presente e uno a quello della prossima estate.

AFFARI FATTI
Nessun acquisto questa settimana, ma già lo sapevamo che il mercato in entrata si sarebbe fermato a Beckham e Adiyah. Lunedì è arrivato Edmund Hottor, classe ’93, giovane centrocampista ghanese. Un buon acquisto per il progetto-primavera, in attesa però di acquisti veri.
Ci saluta invece Marco Storari, direzione Genova sponda Samp. Va in prestito, tornerà quindi per la terza volta a Milanello nel prossimo giugno. A lui vanno i ringraziamenti per il buon lavoro svolto nei primi mesi, assai turbolenti, di questa stagione.

CHI PARTE

In teoria il partente sarebbe dovuto essere Abbiati, sempre destinazione Samp, ma a titolo definitivo. Troppo alta la richiesta di Galliani però, così i blucerchiati hanno cambiato obiettivi. Tornando poi a bussare alla porta del nostro A.D in seguito all’infortunio di Castellazzi. Da qui è nato il passaggio di Storari a Genova.
A giugno farà le valigie uno tra Huntelaar e Inzaghi. Il primo è l’indiziato numero uno, ammirato da molti club d’Europa potrebbe essere utilizzato anche come un’importante pedina di scambio (per Dzeko?). Molto probabile comunque un suo futuro lontano dall’Italia. Piace molto in Premier, all’Arsenal o al Tottenham.
Per Pippo Inzaghi invece potrebbe esserci un futuro in provincia, a Parma. L’ipotesi prenderebbe corpo nel caso in cui i gialloblu centrassero l’obiettivo Europa-League, dove Pippo potrebbe inseguire ancora il record di gol in Europa.
Si cercano acquirenti per Jankulovski, ma non se ne trovano.

CHI ARRIVA
Il nome caldo è quello di Edin Dzeko, lui vuole solo noi. Il matrimonio sembra destinato a farsi a giugno, condizione necessaria: l’ingresso del Milan in Champions League dall’entrata principale, ma non sembrano esserci grossi ostacoli. Personalmente cercherei un attaccante diverso, puntando decisamente su Borriello come titolare.
Interessamento anche per Daniel Guiza, centravanti spagnolo del Fenerbache, riserva in nazionale di Torres e Villa. Classe 1980 è una prima punta forte fisicamente. Potrebbe arrivare in caso di partenza contemporanea di Inzaghi e Huntelaar.
Capitolo terzini: rimangono in stallo le trattative per Bale e Drenthe, in attesa di vedere come si evolve la stagione di Abate e Antonini. Un arrivo sulle fasce comunque ci sarà. Il nome nuovo è quello di Andrea Mantovani, 26enne laterale del Chievo. Il prezzo si aggira sugli 8-10 milioni, decisamente troppi per questo Milan.

Una disfatta annunciata

Una su tre. Una su quattro contando anche la Benetton. Sempre peggio il nostro basket in Europa. Se pensiamo che siamo passati dal 2001/02 al 2003/04 con sempre una semifinale tutta italiana ad ora, dove solo Siena, che di Italiano ha solo l’allenatore, ha raggiunto, nel 2008, le Final Four.

Ma andiamo con ordine.

Gruppo A: mas que futbàl. Il Barça di pallacanestro è ancora meglio. 35 punti in due gare contro Siena, unica squadra a chiudere imbattuta la regular Season. Una sola sconfitta in campionato. L’Eurolega sembra avere già trovato il proprio vincitore. Troppo superiori. La svolta rispetto alla squadra che chiuse terza l’anno scorso la dà la “pulce” (sì, un po’ come Messi, ovviamente fatte le debite proporzioni di statura) Ricky Rubio che distribuisce assist al bacio per tutta la partita. Siena non può far altro che arrendersi, ma forse per lei è meglio così. Arriva seconda, eviterà nelle top 16 il Panathinaikos. Visto come è finita l’anno scorso nei play-off non tutto butta male. Alle spalle il vuoto, quattro squadre con 3 vittorie a testa. Hanno la meglio, per la classifica avulsa, Zalgiris e Cibona. E si candidano a squadra materasso della top 16.

Gruppo B: Era il gruppo più livellato verso il basso. Ne ha la meglio l’Olympiacos che però riesce a chiudere con 2 sconfitte e si candida come la prima che tutti vogliono pescare nelle top 16. Non potrà pescarla, ovviamente, il Pana. Buona chance quindi per Siena. Alle spalle Malaga, forte ma non irresistibile. Poi Partizan ed Efes, livello tecnico basso, ma possono contare sul loro pubblico e confermarsi come squadre difficili da battere fuori casa.

Gruppo C: Non ce l’ha fatta Roma. Fatale la sconfitta in casa col Maroussi che ha ribaltato lo scontro diretto. Eppure Roma era riuscita anche a vincere a Mosca e la propria qualificazione sembrava più che scontata. Era il girone di ferro. CSKA, Caja Laboral (ex-Tau) e Maccabi. Il Maccabi ha fatto terzo. Sarà la mina vagante nell’urna di Barcellona lunedì. Ma Roma era chiaramente superiore a Maroussi e Lubiana. Qualificazione buttata via.

Gruppo D: Furto con scasso. Non lo si può chiamare in maniera diversa. Milano si è conquistata sul campo il diritto ad essere la quarta forza del girone. Diritto che il Real gli ha tolto prima che sul campo con la complicità della terna arbitrale con la sconfitta in casa del Prokom aiutato anche dal Calendario che gli ha permesso di trovare all’ultimo un Khimki già certo del terzo posto. Sconfitte che han falsato tutto il girone e ha permesso ai polacchi di passare in un girone in cui le prime tre erano una spanna sopra tutti gli altri. Real che passa con due sconfitte ma che è da tenere d’occhio come alternativa al Barça, avendo battuto due volte il Pana. Pana che ora eviterà Siena nel sorteggio. Lunedì, ore 13.00, ne sapremo molto di più.

Qualificate:

Prime: Barçelona, Olympiacos, CSKA Mosca, Real Madrid

Seconde: SIENA, Malaga, Vitoria, Panathinaikos

Terze: Zalgiris, Partizan, Maccabi, Khikmi

Quarte: Cibona, Efes Pilsen, Maroussi, Prokom

Cambiare (mentalità) si può. Ma bisogna farlo ora.

Dopo la vittoria contro la Juventus, si è tornato a parlare di un Milan da Scudetto. Molti di noi dicono, forse troppo democraticamente, è difficile ma sognare non è un reato. Quasi con rassegnazione al considerare il titolo tricolore inutile, al pensarlo come una faccenda da delegare ad altri.

Errore. In primis perché non bisogna fare i falsi, l’ipocrisia alla lunga non paga. Ma questa è un’altra storia della quale non mi importa più di tanto. Tornando al calcio, bisogna considerare che la Champions è importante ma il campionato non va sottovalutato, e sono atteggiamenti come quelli delle nostre squadre (nel senso di squadre italiane + I***r) che rendono la serie A così poco seguita fuori dai confini del Bel (si fa per dire) Paese, rispetto ad altri campionati come Premier e Liga. In sostanza: fuori di qui non ci caga nessuno.

Lo scudetto, quindi, non conta più (purtroppo) così tanto. Mi sarebbe tanto piaciuto vivere in quei tempi, in cui la Champions League si chiamava Coppa dei Campioni e vi partecipavano solo i campioni nazionali. Il Campionato acquistava quindi un valore maggiore, e tutti lottavano fino alla morte. Anche il secondo posto sarebbe significato “solo” coppa UEFA (trofeo che allora aveva un’importanza ben maggiore). In quei periodi, però, i grandi campioni, i Maradona, i Platini, i Van Basten, venivano a giocare in Italia. Ora i Cristiano Ronaldo, i Messi, i Fabregas, il nostro Paese lo snobbano. E non è solamente una questione di soldi. E il nostro paese scende…tra un po’verremo superati in importanza persino dalla Germania.

Non lo dico da milanista, l’unica squadra che può tenere alto il nome dell’Italia nel mondo è il Milan. Ha una storia molto superiore a quella di I***r e J******s (si veda immagine :P) ed è l’unica che abbia una anche piccola possibilità di fare imprese almeno lontanamente paragonabili alle grandissime europee. Per fare questo, si deve partire dalla Champions (la cui vittoria ci fa poi accedere a Supercoppa Europea e Mondiale per Club). Il campionato, però, deve essere un obiettivo. Possiamo sacrificare la coppa Italia (magari facendoci giocare le riserve) ma non la serie A. E, se ci si lamenta dei ritmi odierni, bisogna ricordare che c’era chi al sabato giocava con la nazionale e alla domenica era in campo col suo club. E ora la forza fisica è maggiore. Si migliorassero i campi…

Per un pelo

Arriva quando meno te lo aspetti il primo gol di Flamini con la maglia rossonera. Una perla nel buio, buio del calcio Champagne che solo la Coppa Italia sa offire. Finora era insufficiente la partita del francese. Ma ricominciamo dall’inizio. Partita di altri tempi. 16.00 del mercoledì pomeriggio in uno stadio mezzo vuoto. Pieno solo il settore ospiti, praticamente era quasi come giocare in trasferta. I primi minuti fanno capire subito che partita sarà: per loro è la partita della vita, per noi un’allenamento del mercoledì. Va dato merito ai nostri di averci comunque messo tutto. Più di così non si poteva fare. Si passa il turno, non si fa la figura di Real Madrid e Manchester United che, tanto per citarne due, si sono fatti eliminare dalle rispettive coppe nazionali. Per ora questa coppa la dobbiamo giocare così. Con delle riserve che hanno l’ultima chiamata per cercare di rientrare nei giocatori di Leonardo. L’attacco delude. Soprattutto Huntelaar. Ti aspetti una prestazione diversa dall’Olandese che invece oggi sembra quello di inizio stagione. Il centrocampo sembra funzionare, merito anche del Capitano Ambrosini che gioca perché domenica è squalificato. Nota dolente la difesa. Kaladze – Favalli non avrebbero giocato titolari nemmeno a squadre invertite.

Capitolo Giovani, mi è piaciuto molto De Vito come terzino. Evidentemente dopo Abate e Antonini il vivaio funziona almeno per quel settore. Mi aspettavo di più invece da Verdi e Di Gennaro. Sono appena rientrati da un infortunio, potranno rifarsi nei quarti. Tra una settimana. Udinese o Lumezzane? Preferisco i primi, perché saranno costretti a concentrarsi sul campionato come noi, che doversi trovare di fronte ad un’altra finale di Champions League (per gli altri).

Lo confesso. Ho esultato al gol di Flamini. E’ il primo anno che vedo giocare al massimo delle possibilità la squadra anche qui. Per ora non si butta via niente. Si cerca il Trebble. Come qualcuno l’anno scorso.

Passiamo alla partita di stasera. Do or die game. Lo chiamano così gli americani. Deve vincere Milano davanti al suo pubblico in un forum che si prospetta stracolmo, se non tutto esaurito. E’ la sfida tra due delle squadre più prestigiose d’Europa se non le due. Milano si presenta con l’infortunio di Finley, che costringerà ad alternarsi Bulleri (Dio ce la mandi buona) e Mordente in regia. Partita da zona, si deciderà molto probabilmente col tiro da 3. Milano passa in ogni caso se vince, se perde deve guardare cosa succede a Sopot. In caso di vittoria del Khimki (che però non ha alcun interesse finendo il girone sicuramente terza) Milano passa anche se dovesse perdere col Real. Real che dal canto suo deve vincere per conservare il primo posto nel girone, dati per scontati i tre punti del Pana in casa dell’Oldenburg. 9-10 i precedenti, favorevoli al Real, ma nelle ultime due al forum è 2-0. Diretta dalle 20.30 su Sportitalia. Obiettivo: top 16.